LIITO x Prima Industrie: nuovi obiettivi verso una cultura aziendale sostenibile
Negli ultimi due anni, LIITO ha affiancato Harken Italy nel percorso di sostenibilità, un cammino che evidenzia il loro impegno verso l’ambiente.
L’azienda ha affrontato la complessa sfida delle emissioni Scope 3, che comprendono l’impatto di tutte le attività esterne alla sede aziendale. Misurare queste emissioni è stato essenziale per ottenere una visione completa delle responsabilità ambientali.
Grazie al coinvolgimento di diverse aree aziendali e alla guida di Cristina Di Marzio, HR Manager di Harken Italy, l’azienda ha potuto intraprendere questo “viaggio” per integrare la sostenibilità nella propria catena del valore.
Cosa sono le emissioni Scope 3? Clicca qui per saperne di più.
Cosa ha spinto Harken Italy a intraprendere il percorso di sostenibilità e l’analisi dello Scope 3?
Per Harken Italy, azienda da sempre orientata all’innovazione, la sostenibilità è diventata una priorità strategica. L’obiettivo non è stato solo rispondere alle richieste del mercato, ma anche sviluppare competenze interne per affrontare queste tematiche in modo autonomo.
L’innovazione, oggi, va oltre il prodotto e coinvolge i processi e l’intera catena del valore. In quest’ottica, l’analisi dello Scope 3 è stata fondamentale per monitorare le emissioni indirette e comprendere meglio l’impatto ambientale dell’azienda.
Quali sfide principali sono state incontrate nell’affrontare lo Scope 3?
La gestione dei dati si è rivelata una sfida significativa. I sistemi aziendali tradizionali non sono sempre strutturati per fornire le informazioni richieste dallo Scope 3, quindi è stato necessario adottare una lettura critica dei dati disponibili. Questo ha permesso di aumentare la consapevolezza nella gestione delle informazioni sulla sostenibilità.
Coinvolgere i fornitori, molti dei quali sono piccole e medie imprese, ha rappresentato un’altra difficoltà iniziale, ma attraverso un dialogo costruttivo, è emerso come questo percorso potesse portare benefici all’intera filiera.

Come è stata gestita la collaborazione tra i vari team aziendali?
La collaborazione è stata un elemento essenziale. Pur non avendo una figura dedicata come il Sustainability Manager, il progetto ha ricevuto pieno supporto dalla direzione, permettendo il coinvolgimento di diversi dipartimenti, come produzione e acquisti, che hanno dato contributi determinanti.
Un approccio graduale ha consentito di esplorare il progetto, raccogliere dati in modo strutturato e ottenere risultati concreti, rafforzando così la collaborazione interna e favorendo una visione condivisa.
Come l’esperienza con LIITO influenzerà le future decisioni strategiche di Harken Italy?
L’esperienza con LIITO ha già portato cambiamenti rilevanti. Il report di sostenibilità è ora parte integrante delle policy aziendali e orienta molte decisioni operative.
La sostenibilità è integrata nei processi, come l’inserimento di dettagli sull’impatto ambientale delle spedizioni nei sistemi e-commerce per offrire maggiore trasparenza ai clienti.
Strategicamente, Harken Italy si posiziona come punto di riferimento per la sostenibilità, rispondendo a una crescente domanda di prodotti con un basso impatto ambientale e fornendo informazioni dettagliate sul carbon footprint dei propri prodotti.
In che modo questo percorso ha influenzato la cultura aziendale e la mentalità dei dipendenti?
Il progetto ha trasformato la cultura aziendale, creando un approccio integrato alla sostenibilità. Harken Italy ha introdotto strumenti di monitoraggio per parametri di sostenibilità nei sistemi gestionali, migliorando la precisione e la consapevolezza del proprio impatto.
I dipendenti hanno risposto positivamente, con una crescita di competenze e motivazione. Sono in fase di valutazione ulteriori certificazioni per consolidare i valori aziendali, e il codice etico è stato aggiornato per allinearsi agli obiettivi di sostenibilità.
Questo percorso è ora visto come un’opportunità per migliorare l’azienda nel suo insieme, piuttosto che come un obbligo.