Rinnovabili e falsi miti: sfatiamo i pregiudizi che frenano la transizione energetica

falsi miti rinnovabili

Rinnovabili e falsi miti: sfatiamo i pregiudizi che frenano la transizione energetica

Nel mondo delle energie rinnovabili circolano ancora troppi miti duri a morire. Che siano frutto di disinformazione, interessi economici o semplice paura del cambiamento, queste false credenze rischiano di rallentare la transizione energetica, proprio ora che ne abbiamo più bisogno che mai.

In questo articolo vogliamo smontare alcuni dei falsi miti più diffusi e fare chiarezza con dati alla mano. Perché per scegliere in modo consapevole servono fatti, non opinioni.

“Le pale eoliche uccidono gli uccelli!”

È vero che le turbine eoliche possono causare la morte di alcuni uccelli, ma mettiamo le cose in prospettiva. Secondo lo U.S. Fish and Wildlife Service, i gatti domestici uccidono miliardi di uccelli ogni anno. Le turbine? 

Rappresentano meno dello 0,01% delle cause di mortalità aviaria. Inoltre, i moderni impianti eolici vengono progettati con sistemi di monitoraggio avanzati e posizionati strategicamente per ridurre al minimo l’impatto sulla fauna.

“Le pale eoliche sono troppo rumorose”

Il rumore di una turbina moderna, a 300 metri di distanza, è simile a quello di un frigorifero domestico: 40-45 decibel. 

L’OMS afferma che questi livelli non comportano rischi per la salute, se si rispettano le distanze minime dagli edifici abitati. In altre parole, il rumore è più una suggestione che un vero problema.

“L’energia solare funziona solo nei paesi soleggiati”

Questo mito viene smentito proprio dalla Germania, uno dei leader mondiali nel fotovoltaico nonostante un clima tutt’altro che tropicale. I pannelli solari funzionano anche con luce diffusa e non richiedono sole diretto per produrre energia. Le tecnologie migliorano ogni anno, rendendo il solare sempre più efficiente anche in zone meno luminose.

“I pannelli solari producono troppi rifiuti”

I pannelli hanno una vita utile di oltre 25-30 anni e oggi oltre il 90% dei materiali può essere riciclato. In Europa, il settore del riciclo del fotovoltaico è in piena espansione. Insomma, più che un problema ambientale, il fine vita dei pannelli è un’opportunità per un’economia circolare.

Ovviamente non è tutto oro quel che luccica e anche nel settore dello sviluppo delle rinnovabili ci sono sfide tecnologiche e problematiche più impegnative di altre, ma se la clean energy è una necessità, sviluppare soluzioni innovative è fondamentale per restare competitivi nel proprio settore di riferimento.

“Sarà impossibile avere energia tutto l’anno
perché le rinnovabili sono intermittenti”

Sì, è vero, fonti come il solare e l’eolico dipendono dalle condizioni meteorologiche, rendendo la produzione meno prevedibile rispetto alle fonti fossili. 

Ma è davvero un problema che rende l’approvvigionamente ingestibile? 

Ormai no, esistono soluzioni tecnologiche per gestire al meglio questa variabilità. Basti pensare a numerosi studi che semplificano la prevedibilità di fonti come solare ed eolico, permettendo un’analisi anticipata che li integri e sovrapponga tra loro. In Germania, ad esempio, la produzione eolica e solare sono previste come complementari entro il 2035.

Inoltre, i nostri consumi non necessariamente coincidono con i periodi del giorno o dell’anno in cui queste fonti sono disponibili.

Uno degli aspetti fondamentali della transizione energetica è la capacità di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso per poterla poi utilizzare nei momenti di maggiore necessità.

E non dimentichiamo l’efficienza: edifici ben isolati, pompe di calore e sistemi smart per gestire i consumi rendono il sistema più stabile e meno dipendente da una singola fonte.

miti rinnovabili

“Il gas è comunque necessario per la sicurezza della rete”

Oggi il gas naturale è ancora una delle risorse più diffuse, ma sempre più in secondo piano. Le nuove tecnologie – accumulo, smart grid, idrogeno verde – stanno già cambiando le regole del gioco. 

Secondo una meta-analisi condotta da 15 università, un sistema 100% rinnovabile è tecnicamente fattibile nella maggior parte degli scenari. Anche Terna prevede 8,5 GW di batterie entro il 2040. Il futuro è chiaro: meno gas, più rinnovabili.

“Le rinnovabili costano troppo, meglio aspettare”

In realtà, solare ed eolico sono oggi tra le fonti più economiche. Il costo livellato dell’energia (LCOE) per il fotovoltaico è sceso a 33 USD/MWh, e l’eolico onshore a 48 USD/MWh (dati IRENA 2021). Investire subito conviene: uno studio dell’Imperial College London stima che aspettare potrebbe aumentare i costi del sistema energetico del 60% entro il 2050. 

Meglio agire oggi, con tecnologie collaudate e accessibili.

“La transizione distruggerà posti di lavoro”

Tutt’altro. Secondo il GSE, solo nel 2020 le rinnovabili hanno generato oltre 51.000 unità di lavoro equivalenti (ULA) in Italia. E il fotovoltaico, tra il 2017 e il 2030, potrebbe creare 13.000 nuovi posti, compensando la perdita nel settore fossile. La transizione è anche un’opportunità per innovare, riqualificare competenze e far crescere nuove filiere industriali.

Le energie rinnovabili non sono perfette, ma sono la strada più sicura, economica e sostenibile per il nostro futuro. E per le PMI italiane rappresentano anche un’opportunità concreta: ridurre i costi energetici, migliorare l’immagine aziendale e partecipare attivamente a un cambiamento necessario.

È tempo di superare miti e resistenze, e guardare ai fatti. La transizione energetica è già in corso. E voi, siete pronti a realizzarla?

Ti interessa sapere di più sul modo sostenibile di fare business?

Iscriviti alla newsletter per seguire tutti i contenuti e gli aggiornamenti che pubblicheremo.