Transizione energetica: cos’è e perché è fondamentale

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Come fare una strategia sostenibile di successo per una PMI

Perché nel 2025 è fondamentale parlare di transizione energetica? Il riscaldamento globale e il cambiamento climatico sono oggi tra le sfide più urgenti che l’umanità si trova ad affrontare. Alla base di questo fenomeno c’è l’aumento delle emissioni di gas serra, legato in gran parte all’uso di combustibili fossili per la produzione di energia.

Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, nel 2022 il settore energetico ha generato il 27,4% delle emissioni totali di gas serra in Europa. A livello globale, oltre l’80% dei consumi energetici proviene ancora da fonti fossili. È quindi evidente quanto sia cruciale avviare e accelerare una transizione energetica, ovvero il passaggio verso un sistema basato su fonti di energia a basse o nulle emissioni.

Il peso dei combustibili fossili

Oggi, le principali fonti fossili utilizzate per produrre energia sono petrolio, gas naturale e carbone. Questi materiali, una volta bruciati, generano calore che può essere trasformato in energia elettrica o meccanica. Sono stati largamente utilizzati per la loro efficienza e per le infrastrutture consolidate che ne permettono l’estrazione, il trasporto e l’uso su larga scala.

Tuttavia, gli svantaggi sono sempre più evidenti:

  • L’impatto ambientale della combustione è enorme, con emissioni che alimentano l’effetto serra.
  • Le risorse fossili sono limitate e destinate a esaurirsi.
  • La loro distribuzione geografica squilibrata ha generato, nel tempo, tensioni e conflitti geopolitici.

Per questi motivi, il tema dell’energia è strettamente legato anche a quello della sicurezza energetica.

Sicurezza energetica e instabilità geopolitica

La dipendenza da fonti fossili, spesso importate da regioni instabili, espone i Paesi a rischi rilevanti. Lo abbiamo sperimentato in modo diretto nell’inverno del 2022: secondo un’analisi del Centro Studi Assolombarda, con l’inizio del conflitto in Ucraina il prezzo del gas naturale in Europa è aumentato del +740% rispetto al periodo pre-Covid.

L’Italia, che nel 2021 importava il 95% del gas naturale consumato, dipendeva per il 49% dalla Russia. Questo ha avuto un impatto immediato e tangibile sulle bollette e sull’economia.

Una rivoluzione, non solo una transizione

La strada verso un modello energetico più sicuro e sostenibile è tutt’altro che semplice. Serve una trasformazione profonda, che coinvolge l’intero sistema di produzione, distribuzione e consumo dell’energia.

Al centro di questo cambiamento ci sono le fonti rinnovabili: energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica e da biomasse. Si tratta di fonti che si rigenerano naturalmente, non si esauriscono nel tempo e non emettono gas serra durante il loro utilizzo.

Perché non usiamo solo fonti rinnovabili?

Nonostante i numerosi vantaggi, le energie rinnovabili devono ancora superare alcune criticità:

  • Sono intermittenti: il sole non splende sempre e il vento non soffia costantemente. Servono sistemi di accumulo per garantire continuità nella fornitura.
  • Richiedono infrastrutture moderne, come reti intelligenti e sistemi di distribuzione flessibili.
  • Alcuni impianti possono avere un impatto ambientale o paesaggistico rilevante, generando opposizioni locali.
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A che punto siamo?

L’Unione Europea ha adottato politiche ambiziose per favorire la decarbonizzazione. Nel 2023, l’uso del carbone ha raggiunto un minimo storico (-20% rispetto al 2022), ma gli sforzi non sono ancora sufficienti a rispettare gli impegni dell’Accordo di Parigi, che prevede una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Il contesto globale, inoltre, rende il percorso più complesso: dai conflitti in Medio Oriente alla guerra in Ucraina, fino agli attacchi informatici e agli eventi meteorologici estremi, i rischi per la stabilità del sistema energetico sono molteplici.

Guardare avanti: resilienza, innovazione, sostenibilità

Per accelerare la transizione energetica servono:

  • investimenti nelle reti elettriche,
  • maggiore efficienza energetica,
  • un ruolo centrale per le energie rinnovabili.

Non si tratta solo di una necessità ambientale, ma anche di un’opportunità strategica per costruire un sistema più resiliente, equo e indipendente. La velocità e l’efficacia di questo processo di transizione energetica dipenderanno da scelte politiche coraggiose, da investimenti infrastrutturali mirati e dalla capacità di innovare a ogni livello.

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