Parla l’esperienza – Intervista a Valentina Morando, Junior Sustainability Specialist di LIITO

Valentina Morando, Junior Sustainability Specialist di LIITO

Parla l’esperienza - Intervista a Valentina Morando, Junior Sustainability Specialist di LIITO

Sapere che la nostra Terra ha un giorno in cui la domanda di risorse naturali supera ciò che può rigenerare in un anno può sembrare spaventoso. Tuttavia, affrontiamo l’Overshoot Day come un’opportunità per migliorare le nostre abitudini. Anche se i cambiamenti necessari possono sembrare impegnativi, è cruciale adottare pratiche di sostenibilità efficaci. Oggi parliamo con Valentina Morando, Junior Sustainability Specialist di LIITO, per capire come affrontare questa sfida globale attraverso pratiche sostenibili. Valentina ci ha aiutato a comprendere come anche piccoli cambiamenti e nuove abitudini possano essere fondamentali per la sostenibilità aziendale.

  • Iniziamo con una breve presentazione del tuo ambito di competenza: il tuo percorso di studi e professionale ti ha portato ad esplorare come i sistemi socio economici possano essere rivalutati per garantire che economia e società operino entro i limiti ambientali. Questo è un campo di studio emergente, particolarmente sentito dalle nuove generazioni. In che modo credi che questo aspetto sia rilevante e come LIITO e i suoi partner lo mettono in atto?

    Sì è vero, i miei studi fanno parte di quelle nuove competenze e conoscenze che solo pochi anni fa non erano così al centro dell’attenzione. Però, in realtà, questa visione e necessità di sviluppare, o addirittura ricostruire, una società più sostenibile ha radici profonde. I cambiamenti climatici e sociali recenti hanno sicuramente aumentato l’urgenza di “riorganizzarsi”.

    Grazie al mio percorso universitario e al mio interesse personale, ho scoperto quanto sia importante, ora più che mai, rivedere i nostri sistemi socio-economici per far sì che funzionino nel rispetto dei limiti ambientali. Perché, come abbiamo detto tante volte, non si può parlare di sostenibilità senza considerare l’interdipendenza tra ambiente,economia, e società,la famosa trinità E-S-G insomma.

    E in LIITO questa visione è fortemente supportata anche dalla tipologia di approccio con cui seguiamo i nostri progetti. Ed è effettivamente uno spunto di importante discussione sicuramente per  le nuove generazioni, che sono particolarmente consapevoli dei rischi e delle opportunità legate alla sostenibilità.  LIITO è una realtà giovane e questo è un suo grande punto di forza, allo stesso tempo però si appoggia a realtà con radici ben salde e anni di esperienza, come il team del professore Diamantini dell’Università Milano Bicocca ma anche SCOA-School of Coaching che diventa uno strumento estremamente importante per accompagnare tutti i livelli e le generazioni  in questo nuovo approccio al lavoro in azienda. 


  • Cambiare l’intera struttura della società può sembrare un’impresa titanica e fuori dalla nostra portata. Molte aziende, infatti, si trovano ad affrontare impegni e necessità di cambiamenti significativi, che spesso risultano difficili da implementare. Come pensi che questa transizione possa essere gestita in modo efficace?

    Ovviamente, aspettarsi che questa transizione avvenga da un giorno all’altro sarebbe irrealistico. Lo sviluppo sostenibile, come suggerisce il termine stesso, implica un processo graduale di cambiamento. Le richieste degli ultimi anni sono state numerose e continue, ma non sono sorte dal nulla. Sono il risultato di una crescente consapevolezza e informazione. L’obiettivo ultimo di queste richieste però è semplice: garantire a tutti la possibilità di vivere in un mondo sano e sostenibile, preservando il bene più prezioso di tutti, la nostra esistenza.

    Penso che rientrare nei limiti naturali non dovrebbe essere visto come un sacrificio, ma come un’opportunità. Un’opportunità per passare verso tecnologie più avanzate e pulite e verso un’economia più giusta. Con il nostro lavoro in LIITO vogliamo trasmettere anche questo, cominciamo con una fotografia della situazione attuale delle aziende e poi costruiamo insieme alla aziende stesse delle soluzioni ad hoc che possano incentivare e accompagnare in questa transizione.

    È vero, la situazione che ci si pone davanti non è semplice, ma i metodi per cominciare il percorso sono tanti e anche il più piccolo fa la differenza. Possiamo, ad esempio, iniziare interrogandosi su quanto spesso mangiamo carne, pesce o derivati animali, su quanto cibo sprechiamo, sulla nostra produzione di rifiuti, o sui nostri comportamenti di mobilità. Ogni piccolo passo verso la sostenibilità conta. Non dobbiamo vedere questa transizione come un ostacolo insormontabile, ma come un viaggio collettivo verso un futuro più sano e giusto per tutti. Con il giusto approccio e la collaborazione di tutte le parti coinvolte, possiamo costruire un mondo in cui economia, società e ambiente coesistono in armonia.

  • Nel nostro articolo di due settimane fa abbiamo presentato l’Overshoot Day, giorno in cui il nostro pianeta va in “deficit ecologico”. Quali sono i principali potenziali approcci per contrastare un Earth overshoot day ogni anno sempre più precoce e come si possono integrare con le politiche aziendali?

    L’Overshoot Day è uno strumento potentissimo. Avere la possibilità di vedere segnato sui nostri calendari un giorno in cui sappiamo di aver sforato le risorse a nostra disposizione è sicuramente di grande impatto. Probabilmente ancora più scioccante è vedere quanto questo giorno si stia sempre anticipando. Negli anni Settanta cadeva a dicembre, quest’anno arriviamo a malapena ad agosto. Anche in questo caso questo cambiamento non è né casuale né avvenuto dall’oggi al domani, ma è il risultato di molti fattori: l’aumento continuo della popolazione mondiale, dell’incremento dei consumi e della trasformazione degli ecosistemi naturali per soddisfare le nostre esigenze sempre più crescenti. Tutti fattori che accelerano il cambiamento climatico e la perdita di ecosistemi naturali, evidenziando una chiara tendenza: consumiamo sempre più risorse, forse troppe.

    L’Overshoot Day però non è un ostacolo invalicabile e le aziende sono dei protagonisti essenziali nel contrastarlo. Quando un’azienda adotta pratiche sostenibili, queste pratiche non solo contribuiscono alla sostenibilità globale, ma creano anche un effetto positivo a catena, incoraggiando i dipendenti ad applicare questi principi anche nella loro vita quotidiana. Gli esempi sono molteplici, migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse ad esempio è un primo passo essenziale. Quindi investire nell’adozione di tecnologie per la produzione a basso impatto e l’ottimizzazione dei processi produttivi possono ridurre significativamente l’impronta ecologica di un’azienda. Un altro approccio importante è la transizione da un’economia lineare a una circolare. Le aziende possono adottare pratiche che enfatizzano il riciclo e il riuso, riducendo la quantità di rifiuti, così facendo le aziende non solo migliorano la sostenibilità delle loro operazioni, ma influenzano anche i comportamenti quotidiani dei loro dipendenti e clienti.

    Promuovendo ed implementando politiche di sostenibilità all’interno dell’organizzazione, queste si riflettono nelle pratiche quotidiane delle persone che vi lavorano e dei consumatori che interagiscono con i loro prodotti e servizi e allora sì che quel traguardo di cambiare l’intera struttura non sembra più così lontano.

  • Come possono le aziende contribuire efficacemente alla lotta contro il cambiamento climatico e quali vantaggi possono trarre dall’integrazione di strategie sostenibili nelle loro politiche aziendali?

    Il cambiamento climatico è un problema intergenerazionale e richiede un impegno a lungo termine. Le decisioni che prendiamo oggi influenzeranno le generazioni future, evidenziando l’importanza di adottare strategie sostenibili. I risultati del modello Business-As-Usual hanno dimostrato chiaramente i limiti della nostra attuale traiettoria, con un aumento dei rischi climatici e ambientali. Per garantire un futuro vivibile, è essenziale adottare un approccio proattivo. In sintesi, le aziende hanno il potere di guidare il cambiamento attraverso l’adozione di politiche sostenibili e pratiche innovative. Le loro scelte non solo riducono l’impatto ambientale, ma possono anche ispirare e influenzare comportamenti più sostenibili tra i dipendenti e i consumatori. Integrando queste strategie nelle politiche aziendali, possiamo promuovere un futuro più giusto e prospero, costruendo un mondo in cui economia, società e ambiente coesistono in armonia.

    Con la metodologia che usiamo in LIITO, le aziende possono non solo sviluppare e implementare queste strategie ma anche effettuare un vero e proprio percorso di apprendimento dei propri limiti ma soprattutto delle proprie opportunità di miglioramento, assicurando che la sostenibilità diventi una componente centrale delle loro operazioni quotidiane. Adottando un approccio proattivo, le aziende possono anticipare le regolamentazioni future, ridurre i costi operativi a lungo termine attraverso l’efficienza energetica e il risparmio delle risorse, e migliorare la loro reputazione tra consumatori sempre più attenti alle questioni ambientali. Inoltre, le pratiche sostenibili possono aumentare la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti, che si sentiranno parte di una missione più grande e significativa.

    Le risorse del pianeta sono finite, ma la nostra capacità di innovare e adattarci è illimitata.

    Insomma, ci sono molte prove che dimostrano come vivere entro i limiti del nostro pianeta sia tecnologicamente possibile, finanziariamente vantaggioso e l’unica strada verso un futuro prospero. Integrare queste strategie nelle politiche aziendali significa promuovere la sostenibilità, offrendo grandi opportunità sia alle aziende che agli individui per prosperare in un mondo in continua evoluzione.

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