Parla l’esperienza – Intervista a Linda Lanzavecchia, Environmental and Climate Advisor di LIITO

Parla l’esperienza - Intervista a Linda Lanzavecchia, Environmental and Climate Advisor di LIITO

Parla l’esperienza - Intervista a Linda Lanzavecchia, Environmental and Climate Advisor di LIITO

Le normative e le iniziative internazionali svolgono un ruolo cruciale nel percorso verso la sostenibilità, plasmando le azioni e gli impegni dei singoli Paesi e delle aziende su scala globale. Questi accordi incentivano l’adozione di pratiche aziendali e comportamenti individuali più responsabili. Il Green Deal, in questo senso, rappresenta un passo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico. Abbiamo parlato con Linda Lanzavecchia, Environmental and Climate Advisor di LIITO che, grazie alle sue competenze, ci ha aiutato a comprendere meglio in che modo accordi ed impegni internazionali siano cruciali nella creazione di un contesto normativo che spinge verso la sostenibilità.

  • Nei tuoi studi e lavori hai analizzato come gli ambienti di lavoro e le infrastrutture possano incentivare pratiche sostenibili, da qui anche il tuo ruolo come Environmental and Climate Advisor. Quali esperienze professionali ti hanno più influenzata nel tuo impegno per la sostenibilità e in che modo queste hanno modellato il tuo approccio al lavoro in LIITO?

    A noi di LIITO piacciono molto i dati, quindi permettetemi di usarne qualcuno per spiegare meglio. Trascorriamo gran parte del nostro tempo in ambienti chiusi e la maggior parte di noi vive in città. Anche se le città occupano solo una piccola parte del pianeta, consumano circa l’80% delle risorse globali. Provenendo dal mondo dell’architettura, mi sono presto resa conto dell’impatto significativo che le infrastrutture hanno sia sulle persone che sull’ambiente, producendo CO2 e gas serra. 

    Una delle esperienze più cruciali per me è stata sicuramente lavorare in Cile per uno studio che progettava architettura sostenibile. Lì ho scoperto l’esistenza di infrastrutture che rispettano il nostro ambiente. Questa esperienza ha acceso il mio interesse per il ruolo delle infrastrutture nel promuovere la sostenibilità. Successivamente, ho studiato Environmental Technologies a Londra, dove ho acquisito un approccio olistico alla sostenibilità. Questa formazione mi ha fornito le competenze necessarie per svolgere il mio lavoro in LIITO, dove continuiamo a integrare un approccio olistico in tutte le nostre attività.

  • Da quello che ci hai raccontato e da quella che è la tua esperienza professionale ed accademica, il tuo ruolo in LIITO si concentra dunque sulla promozione di pratiche di sostenibilità ambientale nelle realtà aziendali. Sei una delle rappresentati dunque delle E, nella sigla: ci puoi spiegare in che modo questo aspetto è rilevante e come LIITO e i suoi partner lo mettono in atto?

    Beh che sia rilevante non c’è dubbio, in primis perché il nostro pianeta è in crisi e dobbiamo agire per salvarlo. Non si tratta solo di proteggere la Terra, ma di garantire la nostra stessa sopravvivenza. Un altro motivo di attenzione è anche poi che la percezione della sostenibilità è cambiata nel tempo: prima eravamo immersi nella natura, ora abbiamo perso il contatto con essa e dimentichiamo che ogni nostra azione ha un impatto ambientale. 

    In LIITO ci definiamo consulenti alla sostenibilità, ma ciò che ci distingue è il nostro approccio formativo. Non solo aiutiamo le aziende a migliorare il loro impatto ambientale, ma lo facciamo parlando direttamente alle persone. L’ecosistema di LIITO, composto da molteplici anime, a mio parere funziona proprio grazie a questa capacità di dialogo. La nostra forza sta nel promuovere una comunicazione efficace sulla sostenibilità.

  • Come vedi il futuro degli ambienti di lavoro sostenibili e quali tendenze emergenti ritieni saranno cruciali nei prossimi anni per promuovere la sostenibilità sia a livello aziendale che edilizio? Quali pensi invece che siano le principali sfide che le aziende affrontano nel rendere i loro edifici e ambienti di lavoro più sostenibili e come possono essere superate?

    Il futuro degli ambienti di lavoro sostenibili è molto promettente, anche se ci sono delle sfide. In Italia, uno dei problemi principali è che molti edifici e città sono vecchi. Dovremo essere creativi nel riutilizzare gli spazi esistenti piuttosto che costruire nuovi edifici.

    Dal punto di vista economico, la sostenibilità è spesso vista come un costo aggiuntivo. Ma dobbiamo cambiare questa mentalità e capire che investire nella sostenibilità è un’opportunità, non una spesa. Una strategia chiave per superare questo ostacolo è coinvolgere la leadership aziendale e qui sicuramente un nostro alleato prezioso è SCOA – The School of Coaching con i suoi servizi. Non dimentichiamoci che il dialogo con le persone è essenziale.

    Nei prossimi anni, vedremo emergere tendenze come l’adozione di tecnologie green, l’efficienza energetica e le pratiche di economia circolare. Sarà anche importante sviluppare infrastrutture resilienti e flessibili che possano adattarsi ai cambiamenti climatici. Le aziende possono superare queste sfide mettendo la sostenibilità al primo posto nelle loro strategie. Gli strumenti ci sono già; quello che serve è la volontà di agire e di integrare queste pratiche nelle operazioni quotidiane.

  • Nel nostro articolo di due settimane fa abbiamo presentato il Green Deal europeo e le sue aspirazioni ad azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050. Quali sono le principali strategie per raggiungere questo obiettivo e come si possono integrare con le politiche aziendali?

    In realtà, è al vaglio una nuova proposta di legge che mira a ridurre le emissioni del 40% entro il 2040. Tuttavia, è anche vero che le recenti elezioni hanno visto uno spostamento verso destra, quindi ecco, bisognerà vedere se questa proposta verrà approvata. 

    In ogni caso la strategia principale per raggiungere l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050, sembrerà ovvio, è sicuramente quella di ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Non c’è altro modo. Questo può essere realizzato puntando su diverse aree chiave, come l’energia rinnovabile, la mobilità sostenibile e infrastrutture efficienti. Investire in fonti di energia pulita come il solare, l’eolico e l’idroelettrico è fondamentale, così come promuovere l’uso di veicoli elettrici e migliorare i sistemi di trasporto pubblico. Inoltre, è importante implementare sistemi di raffreddamento e riscaldamento più sostenibili negli edifici.

    Un altro aspetto cruciale è il cambiamento delle abitudini delle persone. Le aziende devono focalizzarsi sull’educazione e la motivazione dei dipendenti a contribuire attivamente alla sostenibilità. Le aziende possono integrare queste strategie promuovendo l’uso di energia rinnovabile nei loro processi produttivi, investendo in tecnologie per la mobilità sostenibile e migliorando l’efficienza energetica delle loro infrastrutture.

    È fondamentale che le aziende mettano al centro le persone, educando e motivando i dipendenti a contribuire attivamente alla sostenibilità, ed è quello che con LIITO cerchiamo di fare. La chiave è comprendere che la sostenibilità non è solo una serie di azioni, ma un approccio globale che può e deve essere integrato in ogni aspetto della vita aziendale.

  • L’UE sottolinea l’importanza di un approccio olistico per la transizione verde, approccio che anche LIITO adotta nei suoi servizi grazie alla diversità del proprio team. Ti viene in mente qualche esempio concreto di come un’iniziativa cross settoriale possa contribuire a raggiungere gli obiettivi del Green Deal?

    Mi piace molto come gli inglesi descrivono la sostenibilità: dicono che è un wicked problem, cioè così interconnesso che è difficile da risolvere. Tutte le soluzioni devono essere collegate tra loro, e questo richiede idee e collaborazioni da vari ambiti e settori. 

    In questo contesto, le normative che includono anche la catena del valore nella rendicontazione per la sostenibilità sono un ottimo esempio di iniziativa cross-settoriale. Queste normative aiutano le aziende a capire che il loro impatto non si limita solo alle attività svolte internamente, ma si estende a tutta la catena del valore. L’UE sta promuovendo questo approccio per generare maggiore trasparenza e cooperazione tra i vari attori lungo l’intera catena del valore. Non sono solo regole da seguire, ma strumenti per supportarci a vicenda, spingendoci tutti ad agire verso un obiettivo comune.

    In LIITO adottiamo un approccio simile. Ad esempio, lavoriamo con partner di diversi settori per sviluppare soluzioni integrate che migliorino l’efficienza energetica, riducono gli sprechi e promuovano pratiche sostenibili lungo tutta la filiera. Questo tipo di collaborazione non solo contribuisce a raggiungere gli obiettivi del Green Deal, ma crea anche un ecosistema di supporto e innovazione che facilita la transizione verde.

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