G come Green Deal
Diventare il primo continente a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2050: è questo l’obiettivo con cui è nato il Green Deal, il piano della commissione europea per contrastare il cambiamento climatico che abbraccia sia la dimensione ambientale che quella sociale. Si tratta di un progetto molto ambizioso che, nelle intenzioni della Commissione Europea, “trasformerà l’Unione Europea in una società giusta e prospera, con un’economia di mercato moderna e dove le emissioni di gas serra saranno azzerate, e la crescita sarà sganciata dall’utilizzo delle risorse naturali”.
Vediamo nello specifico in cosa consiste questo patto verde e in che modo può aiutare l’Europa a settare l’esempio per gli altri continenti per compiere una grande missione: salvare la Terra.
Che cos’è il Green Deal?
Annunciato da Ursula von der Leyen nel 2019, il Green Deal è un pacchetto di iniziative strategiche che prende le mosse da Agenda 2030 e con cui l’Unione Europea si impegna a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso degli obiettivi intermedi per il 2030 e il 2040. Le normative che lo compongono, però, non si focalizzano solo sul tema dell’ambiente, ma prendono in considerazione anche l’aspetto umano e sociale delle persone che da questi cambiamenti vengono toccate.
I tre pilastri su cui il Green Deal si fonda infatti sono:
- azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050
- dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse
- fare in modo che nessuna persona e nessun luogo sia trascurato
La sfida quindi è imponente, anche e soprattutto perché mira a cambiare il concetto di economia lineare, ad adattarlo ai cambiamenti del clima e alle necessità dell’ambiente e a mettere in discussione il modo in cui i diversi settori interagiscono tra loro.
Il messaggio che l’UE vuole far passare con questa transizione verde, infatti, è che solo attraverso un approccio olistico e intersettoriale, che tenga conto delle necessità economiche, ambientali, climatiche e sociali, si può realizzare una società più equa, con un’economia prospera, moderna e competitiva.
Per farlo, è necessario mettere in atto iniziative che riguardano non solo il clima e l’ambiente, ma anche l’energia, i trasporti, l’industria, l’agricoltura e la finanza: tutti settori interconnessi, che non possono essere considerati separatamente nella realizzazione di un obiettivo così grande.
Come si raggiunge l’obiettivo?
Il Green Deal si compone di diversi piani d’azione specifici che si rivolgono a diversi settori con obiettivi precisi, tra cui ridurre le emissioni inquinanti, combattere il disboscamento, favorire la diffusione dell’agricoltura biologica, l’implementazione di un modello di economia circolare e la partecipazione civica.
Tra le iniziative principali possiamo citare:
- Pronti per il 55%: traduce in normativa le ambizioni del Green Deal in materia climatica, attraverso proposte che rivedono la legislazione sul tema del clima, dell’energia e dei trasporti (fa parte di questo pacchetto anche il CBAM, di cui abbiamo parlato qui). Trasforma l’ambizione di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 in un obbligo giuridico e fa sì che l’UE si impegni a ridurre del 55% le emissioni rispetto al 1990 entro il 2030.
- Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici: rende l’UE una società resiliente ai cambiamenti climatici e adeguata agli impatti prevedibili, anche attraverso un adattamento ai sistemi di protezione civile.
- Strategia sulla biodiversità per il 2030: mira a contribuire al recupero della biodiversità in Europa entro il 2030, per apportare benefici alle persone, al clima e al pianeta.
- Strategia “dal produttore al consumatore”: orienta l’attuale sistema alimentare verso un modello sostenibile per avere a disposizione cibo nutriente a sufficienza per tutti e a prezzi accessibili e promuovere una produzione più sostenibile.
- Strategia industriale: sostiene l’industria nel suo ruolo di promotore e acceleratore di cambiamento, innovazione e crescita.
- Piano d’azione per l’economia circolare: promuove il passaggio a sistemi circolari di produzione e consumo attraverso trenta punti d’azione che si focalizzano sulla progettazione di prodotti sostenibili, la circolarità dei sistemi produttivi e la possibilità di far operare al consumatore scelte consapevoli.
- Energia pulita, economica e sicura: promuove la decarbonizzazione del settore energetico.
- Strategie per foreste e deforestazione: attraverso la gestione sostenibile delle foreste, svolge un ruolo centrale nella riduzione delle emissioni di gas serra.
- Transizione giusta: fornisce sostegno finanziario e assistenza tecnica alle regioni più colpite dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di CO2.
Il Green Deal, quindi, costituisce un passo fondamentale da parte dell’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico e le strategie che promuove avvicinano l’Europa all’obiettivo di diventare il primo continente a raggiungere la neutralità climatica attraverso azioni che si prendono cura anche del contesto sociale. La conseguenza sarà un miglioramento per la salute e il benessere sia del pianeta che delle persone.